mercoledì 23 settembre 2009

La vendetta di Topo Gigio

Non sono mai riuscito a spegnere del tutto la televisione. E forse non ci riuscirò mai, abituato come sono a vederla sin da quando ero bambino.

Sono cresciuto a pane e televisione, mi sono formato con i cartoni animati, gli sceneggiati, i quiz di Mike e i varietà di Baudo, Sanremo e lo Zecchino d’oro. In seguito ho avuto una formazione socio-culturale che mi avrebbe suggerito di prendere le distanze dai ricordi dell’infanzia, ma quelli niente, non vanno via nemmeno se li lavi con l’acido muriatico.

Ecco, onnipresente nel palinsesto paleotelevisivo era una figura di roditore. Sempre lui, sempre sorridente, sempre con la voce più imitata della penisola italiana. Lo imitano anche quando non vogliono: quando cercano di riprodurre la voce di Renato Zero quasi sempre spunta la sua voce, soprattutto quando la canzone cerca di accarezzare le note più basse.

Parlo di Topo Gigio, ospite occasionale a Canzonissima, Sanremo, Rischiatutto, Fantastico, lo Zecchino, Porta a Porta, insomma, dovunque ci fosse bisogno di un’autorevole voce fuori dal coro che commentasse le varie opinioni sui fatti politico-sociali del momento con un sonoro “Ma cosa mi dici mai????”.

Citatissimo da film d’essai come Tre uomini e una gamba e in una canzone di Vasco Rossi, presentatore assieme alla Carrà e Pupo.

Era un po’ che non lo vedevo comparire dentro il mio piccolo muro di vetro. E ieri ad un certo punto, mentre ero impegnato in una delicatissima operazione di riordinamento della mia camera da letto, eccolo annunciato da Antonella Clerici dopo la comparsa del capitano Stubing (si scrive così???) della Love Boat.

Era suggestivo il contrasto tra il capitano vecchio provolone sdentato e il topo sempre tirato a lucido. Eppure mi aspettavo quest’ultimo incedere accompagnato da due stampelle, con la barba lunga e gli occhialini coi fondi di bottiglia visto che, citando mia madre, “ero piccolino io e lui già era vecchio”. Invece il grande topo è più in forma che mai dopo 30 anni e passa che lo seguo ed è proprio il caso di dire che “la plastica fa miracoli”!!!

Me lo sono sognato stanotte, Topo Gigio. Usciva dal televisore mentre dormivo, entrava nel frigorifero e si abbarbicava come un assatanato a quel piccolo pezzo di gorgonzola che mi è rimasto, tanto da sottrargli persino quel dolce fetore che gli dà sapore.

No, ti prego, caro Topo, rimani dentro la televisione, impugna una spada, fatti aiutare da Goldrake con le lame rotanti, i missili perforanti e l’alabarda spaziale o da Sandokan con la scimitarra e manda via i Power Rangers, i Pokemon e i Gormiti. La tua esperienza in televisione ci è utile come quella, nella politica, di Cavour e Mazzini insieme. Assieme al Mago Zurlì, Calimero e il Signor Bonaventura per una televisione più signorile. E non è detto che sia anacronistico pretenderlo

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