lunedì 8 marzo 2010

Construens e Destruens

Una parte di me vuole gridare al mondo la rabbia per essere rappresentato da persone che vogliono destabilizzare le nostre coscienze.

Ad esempio da un omino per il quale "non è giusto che il figlio dell'operaio e quello del professionista godano degli stessi diritti" e "non è giusto che l'Italia sia un paese multietnico".

No, ritengo che non sia giusto che dove mangiano tre non possano mangiare quattro, che la terra in cui siamo nati non è di nostra proprietà anche se le siamo tanto affezionati, che una creatura che si affaccia per la prima volta al mondo dopo l'allattamento goda di diritti diversi rispetto ad un'altra.

Poi ci penso e mi chiedo: Ma io cosa faccio praticamente per rendere questo mondo un po' più vivibile, come lo vorrei? E la coscienza mi tempesta di interrogativi, uno dei quali mi chiede se non ho gli attributi oppure ce li ho e non riesco a tirarli fuori.

Cambiare il mondo richiede impegno, forza d'animo, integrità morale, adesione a determinati principi ed essere pronti a morire per delle idee.

Sì, ma non di morte lenta...

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