venerdì 11 settembre 2009

Proposte per un nuovo sistema elettorale

Non saremo cittadini che hanno esperienza in campo politico, non avremo studiato diritto né mastichiamo i principi della Costituzione, ma non penso che ci sia nulla di male nel formulare delle proposte, sensate o no, su un sistema elettorale e di delega alle importanti decisioni che riguardano un po’ tutti noi.

E io non vorrò mica privare nessuno del piacere di leggere la mia! Nooooooooo! Comunque prometto che prenderò visione anche di eventuali proposte del genere che dovessero arrivare a mia conoscenza.

Innanzitutto ci lamentiamo tutti dell’elevato numero di parlamentari e dello stipendio non certo esiguo che ciascuno di loro percepisce. Io però non penso che sia un’obiezione questa per due motivi: 1) il paese in cui viviamo non si può certo definire piccolo e la proporzione di delega di alcune centinaia su decine di milioni mi sembra abbastanza ragionevole; 2) la responsabilità di compiere scelte cruciali per il nostro benessere merita una retribuzione quantomeno cospicua.

Il bicameralismo va bene , non mi sembra che ci siano motivi validi per sostituire questo sistema.

Invece occorre stabilire regole nuove per l’eleggibilità dei candidati:

1) Il candidato dovrà avere la fedina penale intonsa e non dovrà risultare iscritto nel registro degli indagati di alcuna Procura della Repubblica.

2) Il candidato dovrà abbandonare ogni incarico e dovrà sospendere ogni rapporto di lavoro. Dovrà inoltre uscire dal consiglio di amministrazione di qualsiasi società e durante tutto l’incarico che ricopre al Parlamento non percepire alcun dividendo qualora se ne decidesse la distribuzione. Un modello del genere rievoca un po’ il servizio di leva obbligatorio in vigore fino a qualche anno fa: tutti gli uomini che fossero stati idonei alle visite di leva per un anno sospendono le loro attività lavorative e studentesche e dedicano la loro vita allo Stato.

3) Non si potrà essere rieletti dopo due mandati di 5 anni, così si evita di stare attaccati alla poltrona molto a lungo: anche perché dopo un po’ di tempo la demenza senile non risparmia nessuno e noi invece abbiamo bisogno di gente sveglia a rappresentarci.

Qualcuno dirà: ma con queste regole a chi conviene candidarsi?

A nessuno, direi io, ma a quel punto puntuale arriverebbe la replica: e allora non si candiderà nessuno. Bene, in questo caso, verranno sorteggiate delle persone che non siano portatrici di invalidità mentale e verrà stilata una lista, con un criterio simile a quello della scelta degli scrutatori per le operazioni di comune consultazione elettorale.

Forse tutto ciò è abbastanza delirante. Ma se vogliamo cambiare le regole perché ci stanno strette da qualcosa bisogna partire.

1 commento:

  1. 'Sorteggio' a parte, ipotesi che condivido a pieno. Un altro appunto è per 'retribuzione cospicua': io direi, più che altro, 'giusta'... anche considerando la continua perdita del potere d'acquisto delle famiglie.
    Marinella
    :***

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